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Facebook e Twitter sono un pericolo

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studio.professionale
view post Posted on 30/5/2009, 10:08




La neurologa Greenfield: «L'uso eccessivo dei siti sociali agisce sugli stessi sistemi chimici cerebrali delle droghe»


LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Giovani ''infantili'', con scarse abilità di concentrazione e comunicazione, poco senso d'identità e il bisogno di gratificazione immediata che può avere un bambino. Sarebbe questo il pericolo legato a un utilizzo eccessivo di siti Internet come Facebook, Twitter e Bebo.

ALLARME - L'allarme arriva da una delle più celebri scienziate della Gran Bretagna, Lady Susan Greenfield, neurologa, direttrice della Royal Institution e docente dell'università di Oxford. Con un rapporto alla camera dei Lord, la baronessa ha evidenziato un aspetto sociale del web che, sottolinea, è stato sottovalutato. Nessuno, ha precisato, ha ancora pensato agli effetti a lungo termine «della quasi totale immersione della nostra cultura nella tecnologia, nessuno ha creduto opportuno studiare se esiste una qualche correlazone con l'aumento negli ultimi dieci anni di farmaci contro disordini d'iperattività. Con l'uso di questi siti - ha ricordato Lady Greenfield - il cervello giovane viene esposto sin dall'inizio a un mondo fatto di azioni e reazioni veloci, di immagini che cambiano immediatamente toccando un bottone, di interscambi estremamente veloci che abituano il soggetto a tempi particolari che non rispecchiano quanto succede nel mondo reale'». E c'è di peggio. L'uso eccessivo dei cosiddetti ''siti sociali'' agisce sugli stessi sistemi chimici cerebrali coinvolti da sostanze illegali, disturbi alimentari e dall'assuefazione al gioco d'azzardo. Mentre sarebbe ridicolo vietare a bambini e ragazzi di usare Internet, porre dei limiti e rieducare i ragazzi alla lettura, al gioco con coetanei fatto in persona e non attraverso uno schermo può solo limitare, sottolinea Greenfield, quello che potrebbe diventare un vero e proprio problema sociale.

Paola De Carolis
24 febbraio 2009, corriere.it
 
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Tlaxuax Tartaruga
view post Posted on 30/5/2009, 10:25




concordo.
Proprio ieri a lezione abbiamo parlato delle dipendenza (lezione di spicologia dello sviluppo).
Tra le nuove dipendenza c'è pure internet (alimentato da chat e compagne)
 
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telegraph_road_man
view post Posted on 30/5/2009, 10:47




Tommaso non fare come certa stampa che mette il titolo in un modo e poi leggendo la notizia si capisce è nettamente di minor portata. :sick:

Inoltre, abusare di qualsiasi cosa fa male, non devono certo venire a dircelo "gli scenziati".
 
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2 replies since 30/5/2009, 10:08   75 views
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