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Chi è la vergine e chi invece il drago?, Indizio, politica.

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studio.professionale
view post Posted on 20/5/2009, 13:12




LA VERGINE E IL DRAGO



Nelle nazioni cristiane il Drago è simbolicamente il nemico assoluto, il Male.

Nella Bibbia il termine serpente è sinonimo di drago e Satana “E c’era una guerra in cielo, Michele e i suoi Angeli combatterono contro il drago; e il drago e i suoi angeli combatterono contro di loro. Ma non prevalsero né ebbero più posto in cielo. E il grande drago fu scacciato; il vecchio serpente, chiamato Diavolo o Satana, il quale ingannò il mondo intero, fu scacciato sulla Terra assieme ai suoi angeli.”

Leggende e miti indoeuropei, parlano anch'essi di un drago del caos sconfitto dal Dio della Luce che lo esilia.

"Narra un'antica leggenda celtica che dall'inizio del mondo un grande serpente, con ali e corna, giaccia sepolto sotto il manto della terra.

Le sue spire si spingono sin nel profondo del vasto mare Oceano e le sue ossa sostengono le montagne piu' alte.

Suo e' il potere che percorre il mondo, affiorando piu' potente la' dove le sue ossa sono piu' vicine alla superficie".



Parimenti solo chi si è purificato lo può sconfiggere, sia esso santo, eroe o asceta.

La lotta contro il drago simbolicamente è infatti anche una prova iniziatica che porta, se vittoriosa alla conoscenza del sé, perché solo così si conquista la libertà, ed è solo in questo senso che dobbiamo correttamente intendere il concetto del drago quale dispensatore della conoscenza.

Essa difatti deve essere frutto prima di meritata vittoria su se stessi per purificarsi e non di dono elargito passivamente!



A questa lotta eterna tra bene e male e comunque tra l’uomo e il suo eterno malefico nemico,si riferiscono numerosi miti, San Michele e San Giorgio nella tradizione cristiana e San Gabriele in quella islamica, sono gli uccisori del drago.

In Italia San Giulio è ricordato come colui che liberò l’isola omonima, sul lago d’Orta,da un’invasione di serpenti e rettili immondi.

Nell’iconografia medioevale la gola del drago era raffigurata come la porta dell’Inferno.

Dopo il Cristo,il più importante simbolo cristiano è la Madonna, essa è raffigurata mentre schiaccia il serpente sotto i suoi piedi, la Vergine sintetizza da sempre la lotta contro lo spirito del Male.

E’ l'assoluto femminile contro l'assoluto maschile.

Verginita'-Fedelta'-Castità per i Greci, erano simboli del femminile puro,l'Yn orientale,essi definivano le Pleiadi come le sette sorelle perennemente inseguite dal cacciatore Orione.

Lo Yang e'il maschile,come segno del potere e della virilità' è rappresentato dal drago con le corna.

Questa opposizione tra maschile e femminile spiega perche' nel mito l'eroe che uccide il drago e' si un uomo che pero' compie sempre la sua azione per salvare una donna, ovvero il femminile che sta' per essere travolto.

Quando non c'e' una donna da liberare l'eroe riceve comunque in questa impresa l'aiuto del femminile, come Teseo da Arianna.



Se l’occidente non concede dunque alcun aspetto positivo al Drago, al contrario in Cina vediamo che esso, legato (e spiegheremo tra poco perche')all'equilibrio dei cicli della natura e quindi all’antica realtà contadina è considerato portatore di benessere e prosperità.

Per questo aspetto , in tutto l’estremo oriente, numerosi templi sono stati costruiti in suo onore sulle rive dei laghi e dei fiumi, i draghi infatti per la tradizione hanno il potere di far sgorgare le sorgenti e di far cadere la pioggia, perche' essi sono legati all'elemento liquido.



Improvvisamente però anche in queste terre il drago da benevolo si trasforma in essere temibile allorché, espressione delle forze sotterranee e telluriche ,scatena gli elementi della natura come tempeste, inondazioni, terremoti, con i quali richiede un tributo in vite umane.

Il drago, ha infatti in suo potere i 4 elementi: l'acqua, l'aria, la terra, il fuoco.

Per riportare l'equilibrio turbato e per pacificarlo, in Cina spesso una giovane donna veniva sacrificata in onore del drago, ora possiamo meglio capire perche' preferibilmente la scelta cadesse su una vergine.

Questo nutrire con vite umane il drago però riunisce la tradizione orientale a quella occidentale nella medesima atavica paura dell’uomo nei confronti di questo essere.

Sia considerato come il male, sia considerato quale dispensatore di benessere, il suo mito è incredibilmente presente nella cultura di tutto il pianeta, in tempi così antichi in cui l’influenza culturale tra popoli lontani era pressoché impossibile.

In una pittura Maya è raffigurato un sacrificio umano davanti al serpente-drago Quetzalcoatl e conosciamo la consuetudine a tali riti di quel popolo.



In Italia esso è raffigurato nel simbolo dei Visconti,dove un serpente-drago inghiotte per metà un uomo che chiede aiuto con le braccia aperte, è molto facile per tutti vederlo perché riportato nel marchio di una casa automobilistica, dove il drago è in verde e l’uomo in rosso.

Il mistico cristiano Ignazio di Loyola,disse di aver scorto spesso durante i suoi esercizi meditativi,un serpente dalle molte teste,piene di occhi brillanti.

Questa visione e' vicina al«Grande Essere» dell’antichissimo scritto indiano Rig-veda,che viene così descritto: «Il Parusha ha mille teste, mille occhi, mille piedi, tiene la Terra racchiusa ed oltrepassa lo spazio per dieci dita».

Il Parusha o Purusa e' indicato anche come il Maschio(lo Yang).



La parola greca dVdxwv,ovtos ovvero Drakon, Drago, vuol dire dall’acuta vista.

Possiamo dunque considerare l’ipotesi di un guardiano che ci osserva e sorveglia dalla notte dei tempi, almeno meritoria di maggiore attenzione e credibilità oltre che di ricerca?



Non è un Moloch intoccabile.
Interpreta la loro parabola quasi epicamente, come "figure di vergini che si offrono al drago[...]"
 
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Qoèlet
view post Posted on 20/5/2009, 17:56




bel post istruttivo ;-)
 
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1 replies since 20/5/2009, 13:11   487 views
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