Ovviamente!
Il problema è questo: la raccolta differenziata cozza prepotentemente contro l'utilizzo di un inceneritore... le due cose sono irriducibile l'una all'altra. O si va per il riciclaggio dei rifiuti o per il loro incenerimento.
Se si inizia a differenziare ci saranno quantità minori di rifiuti da bruciare; se si brucia ci sarà meno materiale da riciclare... insomma... spero di essermi spiegato.
Altro particolare da sottolineare. Tra gli invitati c'è Fardelli che è il proprietario (o responsabile) dell'impianto di selezione dei rifiuti; dalle carte risulta che l'impianto separi i rifiuti in percentuali ridicole, 2 o 3 per cento. Il resto va in discarica. Andando in discarica, crescono gli utili per la Mad (società di Lozza, proprietario della discarica).
Non so quando e quanto, ma alcuni finanziamenti pioveranno sull'impianto per il suo ammodernamento.
Il problema è che più rifiuti sono riciclati (veramente) meno andranno in discarica; meno in discarica meno soldi per Lozza, che comunque vedrebbe gli introiti abbassati solo per i comuni delle 5 (quattro) città; gli altri comuni della provincia continuerebbero ad utilizzare la discarica, almeno finchè non inizieranno anche loro la raccolta differenziata.
Credo siano argomenti da dibattere, sia per cercare spiegazioni sia per informare i presenti. (ma immagino che il 5 non si cerchi il confronto ma il monologo)
Il (ri)ciclo dei rifiuti dovrebbe essere un'operazione cristallina.
Credo che il problema dei rifiuti vada affrontato a monte: scegliere i prodotti con meno imballaggi, riutilizzare i contenitori (flaconi, bottiglie...), usare prodotti facilmente biodegradabili, abbassare i consumi (specie di prodotti non naturali nè necessari), reintrodurre la cauzione, introdurre la politica del "riportalo al negoziante", abbassare il consumo di carne (il
vegetarianesimo compensa l'emissione di derivati del petrolio prodotti dalle automobili, permette il risparmio dell'acqua e evita il disboscamento per le terre da destinare all'allevamento (disboscamento che produce a sua volta desertificazione), scegliere prodotti che hanno viaggiato poco, non bere acqua in bottiglia (ma riempirla alle fontane comunali), spostarsi con mezzi ecologici, piantare alberi (che nel corso della loro vita "smaltiscono" 1 tonnellata di anidride carbonica)...