| Scusate un po' OT, ma necessario per spiegarmi e per introdurre la riunione del 9. (scusate l'ho scritto con .txt e ha questo formato schifoso... abbiate pazienza)
Spiego meglio quello che ho scritto qui su... avevo poco tempo.
Io penso sia necessario cercare strategie per agevolare la vita
associativa, anche senza rimuovere o riassegnare ruoli (che poi
valgono ben poco, visto che è premiato più l'impegno e la presenza che
il resto).
Quindi, modifico un po' il tiro.
Occorre formare un gruppo qui a roccasecca che possa gestire
l'associazione senza per forza la presenza di "chi viene da fuori".
Questo vale sia per la decisioni da prendere, sia per le riunioni cui
assistere o da indire, sia per la gestione del fondo.
Se potessimo farlo nella prossima riunione sarebbe meglio.
Per esempio, il vicepresidente (o un chiunque altro) indice le
riunione quando alessandra non può venire a roccasecca, che valgono
come tutte le altre. Sempre per esempio: loredana gestisce il fondo
senza aspettare simome... e via dicendo. Anche io, visto che i 2/3 del gruppo ambiente sono fuori, basta che
sia presente io ad una riunione per riferire o farmi loro portavoce.
Cercare di renere più malleabile l'associazione senza però perderci in
una situazione a-strutturata che scatenerebbe solo confusione.
Pensavo poi, che ogni referente di ogni gruppo debba avere una
autonomia economica per le iniziative che intende intraprendere... per
esempio: 50 euro per fare quel che ritiene necessario, dalle
fotocopie, al pagamento di bollettini postali o materiale di
cancelleria. Ovviamente gli scontrini andrebbero presentati ai
cassieri o all'associazione per correttezza e per onestà, insomma per
principio.
Per le riunioni della consulta credo sia necessario affidare ad un
delegato la presenza costante e continuata. Questo per permettere ad
una persona sola di seguire gli incontri con coerenza e non mandandolo
lì allo sbaraglio. Quindi anche questa sarebbe una decisione da
prendere.
Tutto questo che scrivo nasce dalla scarsa presenza delle ultime
runioni... io penso che vada cercata-trovata la causa e affrontato il
problema. La soluzione che io propongo è quella di fare più riunioni e pensare
ad attività da fare, oltre al cineforum. Quest'ultimo, per esempio,
potrebbe essere confortato da un foglio-giornale A4 che spiega,
affronta e rimanda al problema che il film tratta. Se il film non
tratta alcun problema, si parli di cinema, dell'attore e si rinvii a
libri, altri film, a internet ..o che so io. Insomma un cineforum
organizzato in modo più consistente e non fine a se stesso (nessun
rimprovero alle proiezioni fatte finora, parlo dalla fine di questo
ciclo all'inizio del prossimo).
Riprendo il filo: per fare più riunioni (per me, forse la soluzione al
problema della bassa partecipazione) è necessaria la presenza qui
delle menti "organizzanti"; non si può aspettare molto, il tempo è
sempre poco, le occasioni che capitano vanno prese al volo. Inoltre,
l'impegno deve essere rivolto alle giovani generazioni (e in potenza,
a quelle future), perciò meglio iniziare a mostrare loro esempi di
vita impegnata/associativa perchè apprendano cosa e come fare. Noi abbiamo un anno di esperienza che non mi sembra poco, ma è poco se
riferita solo a noi stessi, che siamo sempre gli stessi.
Un'altra soluzione è maggiore impegno e più attività da svolgere sul
territorio. Questo si può fare solo all'interno di riunioni, dove
(come dissi tempo fa) l'idea è confrontata, dibattuta e migliorata.
Quindi applicata, con l'appoggio di chi si offre volontario (gratis...
et amore dei!)
Questo è quanto... lo ripeterò anche a riunione. (non rileggo, spero
di non essermi mangiato le frasi).
p.s.: ora, visti i precedenti, nessuna corsa alla polemica; se mi sono
spiegato male, fate domande prima di passare alle risposte; e spero
che chi risponderà arriverà fin qui prima di farlo
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