Eurostat ha pubblicato i risultati di una ricerca sull'utilizzo di Internet nel vecchio continente, occasione per l'Italia per ri-sprofondare in coda alle classifiche. In questo caso, come riporta Luca Conti, siamo diciottesimi per la popolazione collegata ad Internet e ventiduesimi per quella connessa alla banda larga.
I dati pubblicati da Eurostat documentano l'accesso alla Rete dai paesi della Comunità europea e realizzano un censimento che evdenziano età, sesso e attività svolte dagli utenti online. In particolare PuntoInformatico si concentra sul Web in rosa e nemmeno qui andiamo bene: la quantità di donne che in Italia ha accesso abituale alla rete impallidisce rispetto alle medie fatte segnare nei maggiori paesi europei.
Il dato più allarmante però non è quello tecnico: l'Italia non ha una grande diffusione di banda larga ma la sua posizione è nella media rispetto agli altri paesi europei. Il blocco sembra essere di natura culturale: cosa sia il Web, quali siano le sue funzionalità, come utilizzarlo al meglio rimangono misteri per buona parte dei nostri connazionali.
Ed è siginificativa l'annotazione di Luca Conti che si rivolge a politici e media: non è ora di fare una campagna culturale per l'uso della rete, piuttosto che demonizzarla o ignorarla? Non venite a dire che l'Europa del sud, con il bel clima e la cultura latina, è tutto allineato: la Spagna ci supera su tutti i fronti!
Prorpio ieri, prima di leggere i dati di Eurostat, riportavamo un intervento di ICT Watch circa la necessità di sviluppare una società digitale inclusiva.
Per accelerare la creazione di un’Europa digitale la Commissione europea ha presentato al Consiglio europeo un’iniziativa per una campagna di sensibilizzazione denominata
e-Inclusione, partecipa anche tu! rivolta a tutti gli Stati membri affinché impostino e definiscano delle azioni per colmare il digital divide europeo.
L'iniziativa della commissione europea è la reazione ai dati che vedono un cittadino europeo su tre ancora sprovvisto di connessione a banda larga. Gli ultimi dati Eurostat fanno segnare un miglioramento, infatti parlano di una crescita in quanto ad accesso a banda larga che dal 30% delle famiglie nel 2006 è passo al 42% nell'anno in corso. E, sempre secondo Eurostat, attualmente il 54% delle famiglie ha accesso alla Rete.
Numeri che confortano l'Europa ma non l'Italia: da noi la crescita negli ultimi 12 mesi è stata minima, dal 40 al 43% delle famiglie. Altri dati interessanti sono veicolati da Vunet:
il 57% degli individui ha utilizzato motori di ricerca online; la metà aveva inviato email con allegati, il 30% aveva protetto il proprio Pc da virus, il 15% usa il VoIP, un quarto ha scaricato dalla Rete, il 13% pratica il file sharing, uno su 10 ha creato una pagina Web.
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