CITAZIONE (the silent man @ 11/1/2008, 20:00)
a me cmq non sembra che ci siano persone da " corrida" a roccasecca nel panorama musicale artisticvo. ne cito uno che rappresenta qualcosa di grande per roccasecca e che in molti sottovalutano: Paolo Piccirilli. Non ha niente di meno di un artista che si prende 15 milioni per suonare un ora e per farsi battere le mani. cmq giorgio l'organizzazione del festival è una cosa bella e importantissima e non la sto criticando attenzione anzi stimo moltissimo chi si batte per queste cose perchè si sa che la gente a roccasecca snobba tutto. sono buoni solo a giocare al bar e ad ubriacarsi e ultimamente anche a sgommare con la macchina( alla stazione e pure sopra).
E' vero quel che dici, comunque ricorda che la moglie degli altri è sempre più bella, quindi ci sembra migliore quello che fanno a Colfelice piuttosto che a Castrocielo.
Circa Paolo, posso dirti che anch'io conosco il suo talento, ma di certo è difficile vederlo su un palco, dato il suo proverbiale riserbo.
Un festival, poi, deve servire come ponte tra varie culture e portare a Roccasecca ciò che a Roccasecca non c'è, e unire in una sola iniziativa giovani, adulti, anziani di tutto il mondo nel nome della musica, riuniti nel nome di chi, dell'universalità e della globalità della musica aveva fatto una bandiera.
Ad ogni modo, se escludiamo qualche big, è pieno di gruppi (bravi) di classica e jazz che con 400 euro e una pizza ti suonano una serata intera. A Roccasecca abbiamo avuto musicisti di calibro mondiale anche se non conosciutissimi che hanno suonato due serate e fatto un corso di una settimana in cambio di vitto e alloggio! Abbiamo avuto Rocco Zifarelli, che aveva già suonato con Sting e che come chitarrista è un grandissimo. Suonò per 400.000 lire, in piazza, col suo piccolo amplificatore, sopra una vecchia coperta che tolse dalla sua vecchia station wagon, che aveva guidato da solo fino a Roccasecca. A Piazza XXIII Ottobre portammo un'orchestra di 60 professori della radio Moldava, bravissimi, umilissimi, suonarono per tre ore, per 1.600.000 (totali !). Quando gli dicemmo che avevamo preparato una spaghettata per tutti rimasero basiti; dormivano e si cambiavano nello stesso pullman che li trasportava insieme ai loro strumenti e addirittura alle sedie per suonare, col primo violino che era anche autista e meccanico! Ricordo che, dopo il concerto, qualcuno di loro "arrotondava" vendendo macchine fotografiche e orologi d'oltre cortina. Ancora mi commuovo pensando a quei frac stinti, e ai loro occhi tristi mentre 40 persone erano sedute ad ascoltarli. So che mi attirerò le antipatie di qualcuno, ma devo dire che noi 40 seduti eravamo tutti di Roccasecca centro. Gli abitanti dello scalo preferirono rimanere in piedi, dietro di noi, a chiacchierare e a commentare sarcasticamente. Anche questa è esperienza, anche questo è dolore.