ho letto attentamente tutti gli interventi di queste due pagine di thread.
Ecco, data la mia lunghissima assenza da questo spazion la primissima cosa che mi viene da dire la esprimo con un "quote"
CITAZIONE
vi scoccia non ostentare il fatto che frequentate università nelle quali si parla in questo modo?
vi scoccia evitare di ripetere "a campanella" (mo ci vuole la maestra) tesi sleggicchiate sui vostri libri?
esprimetevi a parole vostre!!!!
se volete un voto è sicuramente 30
grazie piccola Giorgia per aver dato voce ai miei pensieri.
Quindi, sebbene quotidiamente, mi trovi ad aver a che fare con in vari Mill, Pasolini, Guareschi, Heiddeger e compagnia bella, (a me piace tanto leggere), trovo ingiusto riferirli alle situazioni fattuali, e questo per un motivo molto banale: altro è lo studio delle teorie formali, ben altra è l'applicazione ai casi concreti. (In poche parole si tratta di perfettissima teoria ahimè non applicabile).
Questo, come lo sò io, lo sanno parecchi altri "illuminati". Ciò nonostante si ostinano a citare a destra e a manca.Questo mi fa dedurre (e quì la mitica Giorgina è stata L'AIUTO) che si nomini Dante, S.Tommaso e tutta la sacrada familia aristotelica solo per OSTENTARE UNA CERTA CONOSCENZA...
ma comunque questo è solo un personalissimo parere...
Andiamo oltre...
La mia millenaria esperienza di vita, mi ha portato a questa conclusione estrema: ovvero la perfezione è quando si sà e quando si fà.
Esistono molti sogetti, molto poco "illuminati" (povere capre), i quali, così come non hanno mai analizzato il criticismo de "La Critica della ragion pura" di Emmanuel Kant, non sono mai stati grandi oratori e diffusori della loro conoscenza...
Sono quelle persone che zitte zitte fanno. Si alzano, faticano, si preoccupano della sangria al chiosco. Tanto di organizzare una serata tra amici quanto fare qualcosa di buono il giorno prima per il giorno dopo...
A loro poco interessa (parlo per parlare ovvio) trovare il fine ultimo di tutte le cose... Forse perchè le "cose", le vicende, le situazioni, "LA VITA" bisogna non analizzarle e studiarle, MA REALIZZARLE!
altresì esistono individui invece, che sanno tutto aprioristicamente come funziona. La summa culturale di queste persone permette di discrernere in maniera ferrea e risoluta il bene dal male, cioò che si fà, da ciò che non si fà. Molte di queste dissertationes da loro generate sono nurite da un Ozio non letterario, midollare...
Non si REALIZZA nulla, quindi si ha tutto il tempo per pensare. (tanto c'è il babbo o la mamma che mi campa, e se loro non lo fanno, beh, allora mi nutrirò di luce, del Demiurgo superno delle idee)!
Per costoro è facile dire questo è sbagliato, quest'altro è contrario ai fini istituzionali prefissati... Il problema è che MAI, trovano valide e funzionali alternative. (E se le trovano non le mettono in pratica) -d'altronde,"questa è la mia natura" come disse la rana allo scorpione...
Bene, dopo questo inutile e inefficace monologo-prologo, ben si può compilare una classifica dei partecipanti la nostra associazione (e se volete piu in generale dell'inero genere umano...ahahah). Solo allora si capiranno molte cose.
Ah dimenticavo, va inserito un altro segmento di classifiazione: quelli che sanno, fanno e dicono...
Ecco. La perfezione...
ps-chiedo perdono agli amministratori
per la lunghezza del post.
ciao belli e andiamo avanti.